Nausea e conati di vomito sono particolarmente frequenti durante i primi mesi di gravidanza, soprattutto al risveglio o dopo la colazione del mattino. La nausea tende ad aumentare alla vista del cibo ed è spesso accompagnata da abbondante salivazione. La nausea gravidica può dare qualche problema quando è talmente intensa da produrre una eccessiva perdita di liquidi e di nutrienti con il vomito, fino a diminuire il peso della madre (che nel primo trimestre dovrebbe aumentare, anche se solo di uno o due kg). Le cause principali di questa particolare situazione fisiologica sono soprattutto da ricondurre a dei fattori ormonali. Esistono farmaci e integratori che possono aiutare sia a ridurre questo fastidio sia a ovviare all'eccessiva perdita di nutrienti e parlarne con il proprio medico può portare alla soluzione migliore a seconda della gravità del sintomo.
Altri disturbi comuni a livello gastro-intestinale durante il periodo della gravidanza sono il bruciore di stomaco e la cattiva digestione e lo diventano sempre di più con il passare dei mesi. Le cause principali di tali sintomi durante questo periodo sono due:
- Il picco di progesterone può causare il rilassamento dello sfintere esofageo inferiore facendo sì che gli acidi gastrici possano risalire lungo l'esofago, irritando la mucosa gastrica e causando il bruciore.
- Durante le ultime fasi della gravidanza il feto può esercitare pressione fisica sul tratto digerente della madre impedendo alcune sue funzioni.
I sintomi del bruciore di stomaco e della cattiva digestione non hanno delle caratteristiche specifiche durante la gravidanza. Nonostante siano assolutamente innocui per la gestante e il suo bambino, possono essere dolorosi e provocare una sensazione di fastidio.
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È consigliato seguire un’alimentazione sana e cercare di evitare i cibi che potrebbero favorire la risalita del contenuto gastrico o la cattiva digestione, per esempio i cibi piccanti e acidi, la menta, il cioccolato, le bevande molto calde e quelle contenenti caffeina. È consigliabile evitare il consumo di alcolici in quanto dannosi sia per la madre che per il feto. Provare a contenere l’aumento di peso entro i limiti consigliati per non incrementare l’intensità e la frequenza degli episodi di reflusso e acidità.
Altro consiglio utile e quello di provare a sedere e/o dormire in una posizione più eretta possibile per non favorire la risalita del contenuto gastrico nell’esofago.
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